Un’interessante recensione di Razzismo e noismo a firma Giorgio Manzi

Razzismo e noismo. Le declinazioni del noi e l’esclusione dell’altro

Giorgio Manzi, L’Indice dei Libri del mese, febbraio 2014

 

Questo libro è innanzitutto uno splendido dialogo fra due culture: quella dello scienziato (lui classe 1922) e quella umanistica di lei, che potrebbe essere sua nipote, due generazioni più giovane. Un dialogo e una riflessione ad alta voce sulla nostra identità come esseri umani.
E l’argomento non è certo banale, né semplice, né di scarso interesse. In particolare, dal mio punto di vista – quello del paleoantropologo, che passa il tempo a studiare ossa e denti fossili, uno di parte in questo dialogo, in questo confronto fra le due culture – ritengo che stia proprio qui il senso profondo delle nostre ricerche: indagare la natura umana, discuterla e possibilmente raccontarla. Me li immagino, i due, mentre dialogano seduti a uno stesso tavolo, cercando tutta l’integrazione possibile tra la narrazione delle nostre origini come specie e del nostro posto nella natura, da un lato, e l’orrore per lo schiavismo, il nazismo o le leggi razziali, dall’altro”. (…)

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